Muscle Movies #1 - Ercole, Sansone, Maciste e Ursus: gli invincibili (1964)

Ho deciso di dedicare una serie di post ad alcuni film che, nel complesso, mi piace definire "Muscle Movies" (non so se il termine è stato già usato in precedenza o l'ho coniato io, ma poco importa): si tratta di pellicole caratterizzate dal fatto che hanno, tra i protagonisti, uno/a o più body-builder.
Probabilmente il capostipite di questi film è "Sandow - Souvenir Strip of the Edison Kinetoscope" del 1894, del regista William Kennedy Laurie Dickson, che riprende una delle  routine di pose del mitico Eugen Sandow, e che veniva venduto insieme ai cinetoscopi di Thomas Edison alla fine del XIX secolo.
Tra i "Muscle Movies" un posto molto importante è occupato da un numero impressionante di film - circa 200 - appartenenti alla seconda epoca del peplum all'italiana (1957-1965), ed è proprio da uno di questi film che prende avvio questa serie. 
Non sarà una serie approfondita come quella relativa alla storia del body-building che pubblicai, dal 2010 al 2017, sulla rivista Cultura Fisica: non credo di avere le competenze necessarie in fatto di cinema, mi considero semplicemente un appassionato.
Proprio per rispettare il senso puramente amatoriale di questa serie di articoli, le pellicole saranno presentate in ordine sparso. Cominciamo quindi con il primo "Muscle Movie".


Nella locandina, ritratto di Yann Larvor (Ursus),
Alan Steel (Ercole) e Moira Orfei (Dalila).
Ercole, Sansone, Maciste e Ursus: gli invincibili (1964)

Regia: Giorgio Capitani

Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Cristallini, Roberto Gianviti

Paese: Italia/Francia

Durata: 94 minuti

Citazione: "... e per favore, non mi seccate più!" (Zeus, dopo un'ora e mezza di film).

Film completo su YouTube.

A parte il semidio greco Ercole che, in quanto immortale, può essere inserito in una storia ambientata in qualunque era e luogo (persino a New York ai giorni nostri, tanto per fare un esempio "a caso"), risulta difficile capire come possano coesistere, nella stessa storia, un giudice biblico, vissuto prima del 1025 a.C., un eroe romano della Cartagine del III secolo a.C., e un barbaro giunto a Roma ai tempi di Nerone. Ma forse gli sceneggiatori di questo film questa domanda non se la sono posta, insieme a molte altre, a voler essere un po' pignoli.
  L'idea di mettere insieme i quattro principali eroi del peplum all'italiana in un'unica pellicola fu, molto probabilmente, un tentativo in extremis di ravvivare un genere di film ormai in declino. Infatti l'anno successivo avrebbe segnato la scomparsa del peplum dai grandi schermi, a favore dello spaghetti-western. Quindi è chiaro che non è molto importante considerare l'accuratezza storica e geografica di questo film. Lo spettatore deve semplicemente tralasciare questi particolari per godersi la storia, che in realtà è piuttosto articolata per svilupparsi in poco più di un'ora e mezza.
  Tutto comincia con Ercole (Sergio Ciani alias Alan Steel) che disubbidisce a un chiaro comando del padre Zeus, scegliendo la strada sbagliata. Trova così la principessa di Lidia, Onfale (Helene Chanel), mentre sta facendo il bagno al mare. Rimasta intrappolata in una rete da pesca mentre nuota al largo, la bella principessa viene salvata da una morte sicura per affogamento dal semidio greco, che se ne innamora all'istante, tanto da volerla sposare.
  Ma Onfale è innamorata di un ragazzo di nome Inor, e non ne vuole sapere della proposta di Ercole così, insieme al nano di corte Micron, escogita un piano: farà dire all'oracolo una falsa profezia, ovvero che per sposare Onfale, Ercole dovrà sconfiggere Sansone (Nadir Moretti alias Nadir Baltimore), accreditato come l'uomo più forte del mondo, sempre che non intervenga sua moglie (sic!) Dalila, interpretata da una bellissima Moira Orfei, a tagliargli i capelli. 
  Con alcuni pretesti che non svelo, nella storia entrano anche il generoso Maciste (Renato Rossini alias Howard Ross) ed il collerico Ursus (Yann Larvor).
I quattro eroi lasciano la città di Lidia, dopo averne
combinate di tutti i colori.
Da sinistra verso destra: Yann Larvor (Ursus), Renato Rossini (Maciste),
Sergio Ciani (Ercole) e Nadir Moretti (Sansone).
  Alla fine, tra prove di forza, edifici distrutti, risse gratuite, pranzi e festeggiamenti vari, i quattro eroi se ne vanno via da Lidia cavalcando insieme al tramonto, preannunciando un seguito che forse era stato pensato, ma che poi non è mai stato portato sul grande schermo.
  "Ercole, Sansone, Maciste e Ursus: gli invincibili" è un film che non si prende troppo sul serio, e che riesce a divertire senza mai cadere nella volgarità. E' anche una buona occasione per vedere tre culturisti-attori italiani e uno francese che, tutto sommato, non erano poi così distanti per masse e forma fisica dagli attori americani più blasonati - e ben più pagati - dell'epoca.

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